L'oro sale con le tensioni geopolitiche nell'Europa orientale che raggiungono nuove vette

Le crescenti tensioni geopolitiche tra la Russia e l'Occidente, unite agli effetti del boom dell'inflazione mondiale, hanno fatto impennare il prezzo dell'oro. Il metallo prezioso è scambiato ai prezzi più alti da oltre un anno a questa parte, poiché gli investitori cercano un bene rifugio in risposta alla crescente belligeranza di Putin nei confronti dell'Ucraina e alle conseguenti sanzioni emanate e minacciate dagli Stati Uniti e dagli Stati membri dell'UE. Recentemente, la Russia ha ordinato alle truppe di entrare in due regioni separatiste dell'Ucraina orientale dopo averle riconosciute come indipendenti. Gli Stati Uniti hanno anche avvertito che un'invasione su larga scala potrebbe essere imminente.

In risposta, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alla società Nord Stream 2 AG, che supervisiona il progetto del gasdotto da $11 miliardi di euro destinato a raddoppiare il flusso di gas dalla Russia alla Germania. L'UE e gli USA temono che il progetto aumenti la dipendenza dell'Europa dall'energia russa.

Nel frattempo, l'Ucraina ha dichiarato lo stato di emergenza per 30 giorni a partire da oggi, chiedendo ai suoi cittadini di lasciare immediatamente la Russia, mentre Mosca si sta muovendo per evacuare la propria ambasciata nella capitale ucraina, Kyiv.

Effetti post-mercato

I prezzi dell'oro sono saliti a seguito di una serie di nuove sanzioni imposte alla Russia mercoledì. Queste includono sanzioni sul gasdotto Nord Stream 2 AG e il blocco della negoziazione delle obbligazioni di recente emissione di Mosca.

L'oro spot ha attualmente trovato forza al livello $1900, con l'analista di Commerzbank Daniel Briesemann che ha affermato che "dato che la situazione in Ucraina si sta ulteriormente deteriorando e non si può escludere un conflitto militare, riteniamo che il prezzo dell'oro probabilmente... continuerà a salire".

Tuttavia, l'oro è ancora piuttosto lontano dai massimi storici di 2074,88, raggiunti nell'agosto del 2020, e gli analisti avvertono che un'attenuazione della situazione in Ucraina potrebbe comportare un significativo aumento della pressione di vendita sull'oro.

Inoltre, Joni Teves, stratega dei metalli preziosi presso UBS, ha dichiarato di "aspettarsi che i prezzi dell'oro scendano verso la fine dell'anno".

Attualmente la tensione sul mercato è dovuta all'inflazione e alla crisi tra Russia e Ucraina. La Russia è uno dei maggiori esportatori mondiali di greggio e metalli, e l'impatto di un'interruzione delle forniture potrebbe essere fonte di problemi. La Coamerica Bank ha affermato che il conflitto potrebbe "esacerbare" l'inflazione e influire sull'intensità degli imminenti aumenti dei tassi d'interesse della Fed, causando un calo dell'oro.

Gli strateghi di TD Securities hanno affermato che la diffusione della crisi geopolitica potrebbe causare un riprezzamento dell'oro, poiché "le aspettative di un rialzo di 50 pb a marzo da parte della Fed si sono attenuate anche a causa del conflitto", e che una Fed falcidiata "finirà per soffocare l'appetito per i metalli preziosi".

Si consiglia agli investitori di prestare molta attenzione ai dati relativi agli Initial Jobless Claims statunitensi, che saranno pubblicati oggi, 24 febbraio, alle 15:30 (GMT+2). Come promemoria amichevole, tenete d'occhio i cambiamenti del mercato, controllate le vostre posizioni e gestite bene il rischio.